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Edith PIAF - a Yves Montand - Lettera autografa firmata

Edith PIAF, Edith Giovanna Gassion (1915 - 1963), cantante francese

Lettera autografa firmata "ta chip" a Yves MONTAND. Bruxelles, 12 ottobre 1945; 2 pagine in-4°.

Lettera in cui si svela, dietro l'obbligo portato ai suoi tour musicali, una donna fragile che vive solo per amore assoluto: "Il mio Titou titou mi ha tutto solo, beh avevi visto i suoi schifosi inizi, che sospettavo, i manifesti sono arrivati questo mattina e niente sui giornali, totale e risultato trecento persone in una stanza di millecinquecento, impressionante come impressione, poi per rendere le cose meglio le cose la città è fiamminga e non parla affatto francese, li ricordo gli ultimi contratti di Madame Bigard, fortunatamente è l'ultimo, ti rendi conto, in Belgio ho rifiutato persone ovunque, sono completamente demoralizzato Claude Briac è arrivato stamattina, mi ha fatto piacere vederlo da quando mi ha portato tue notizie, all'epoca pensavo che mi stesse portando una tua lettera ma sai, ho sempre molta fantasia, e poi una lettera è lunga, devi' installarla ad un tavolo prendere della carta un portapenne e soprattutto volerlo scrivi, in poche parole pensa alla persona a cui dovremmo scrivere, su questo ho fatto un sogno curioso e orribile, siamo stati separati da un torrente che si è rotto in onde mostruose, ho teso le braccia verso di te e cosa curiosa il torrente era composta di fango e onde d'argento e ridevi tuffando le tue mani che diventavano enormi davanti a me nel denaro del torrente e mi schizzavi di fango, beh come vedi, ho un ottimo morale. E come se non bastasse, solo una tua lettera! Cercherò di averti al telefono stasera, sentire la tua voce potrebbe essere meglio. Finirò la mia lettera stasera, beh voglio dire domani sera ma per me è stasera perché è l'una, ovviamente ho annullato la comunicazione che avevo richiesto a mezzanotte perché mi hanno risposto che ci sono volute quattro ore quindi ti chiamo domani, ma in fondo finirò oggi la mia lettera, cercando di essere meno amareggiato e meno triste. Rileggo la mia lettera e mi rendo conto che non regge, che è pazza quanto me. Infine la cosa principale per il momento è che funziona molto duramente per te, penso che questa sia l'ultima battuta che mi capita. Domani andiamo ad Anversa e sembra che sarà fantastico, che la pubblicità è straordinaria, vedremo, non vi parlo dell'orchestra che aveva dimenticato le sue orchestrazioni, insomma di questo non parliamo più. Mi ami ancora Dimmi meglio, ho la netta impressione che ti sto perdendo, comunque parlami francamente non importa cosa, non voglio che il nostro amore sia basato sulla gratitudine o sulla pietà perché ti amo così tanto mio piccolo grande, tuo pulce che è molto triste e tutta sconvolta! Baci ovunque ovunque..…”


Testimonianza di questo amore appassionato tra la gloriosa Edith Piaf e il giovane e bel principiante Yves Montand, che ha fornito gli atti di apertura per Piaf al Moulin Rouge. Questa relazione durò due anni, dal 1944 al 1946. Edith Piaf la interruppe bruscamente, ma lo sfortunato Yves Montand faticava a riprendersi: "Cantava meravigliosamente bene quando era innamorata e meravigliosamente bene quando si è lasciata".
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