Piedistallo incluso
Collezione belga
Congo
Il legno
Tra i capi Kongo della fine del XIX e dell'inizio del XX secolo, il crocifisso era un simbolo di potere e autorità. Durante l'investitura di un capo, una cerimonia prevedeva che il futuro leader
ricevesse un nkangi kiditu da un dignitario in un rituale codificato. Questa insegna di potere, ispirata agli antichi crocifissi cristiani importati dai portoghesi nel XVI secolo, poteva avere anche
una funzione terapeutica e, oltre a una varietà di altri usi, veniva brandita durante le cerimonie funebri durante le quali l'oggetto veniva versato con olio di palma o vino.
Patina scura, lievi screpolature.
La croce non è un motivo specifico del mondo cristiano, poiché i Kongo ritengono che i quattro rami si riferiscano al ciclo dell'esistenza umana. I Kongo utilizzavano anche una cerimonia di
iniziazione, la kimpasi, durante la quale l'aspirante veniva sottoposto a una simbolica "morte" e poi "resurrezione". I Kongo hanno applicato la loro visione del mondo a questo simbolo
originariamente cristiano, adattandolo ai propri valori.
Fonte: "Du Jourdain au Congo" ed. Flammarion; "Art sans pareil" ed. Julien Volper.
Dimensione :
- Altezza : 36 cm
- Larghezza : 20 cm